Consegnate onorificenze a nove pratesi

PRATO. La corona di alloro viene deposta ai piedi del monumento che Prato ha eretto “Ai suoi eroici caduti” in piazza Santa Maria delle Carceri ed inaugurato nel 1934 da re Vittorio Emanuele III. Ma la cerimonia di ieri è stata per festeggiare il 72° anniversario della nascita della Repubblica italiana e l’inno di Mameli all’alza bandiera è il momento clou della cerimonia, insieme alla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviato alle forze armate.

I rappresentanti delle forze dell’ordine, delle forze armate e delle varie associazioni che si dedicano al bene della comunità sono schierate con i loro vessilli mentre la prefetta Rosalba Scialla le passa in rassegna accompagnata per l’occasione dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, Domenico D’Agostino. I sindaci dei comuni della Provincia e i loro gonfaloni sfilano per le vie del centro, dopo la messa in Duomo e la benedizione dei mezzi da parte del vescovo Franco Agostinelli.

È una mattinata calda e c’è anche chi riesce a farsi denunciare dalla polizia per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di un uomo che, durante una fase concitata per i soccorsi ad una donna che si era sentita male, ha colpito con un pugno un’anziana. Il fatto è avvenuto dietro al Monumento ai caduti, durante la cerimonia. L’anziana è stata accompagnata in ospedale ed ha ricevuto un referto di cinque giorni.

Gli alunni dell’istituto Sandro Pertini di Vernio si sono esibiti in una performance musicale di tutto rispetto per bravura ed esecuzione e quindi si passa alla cerimonia di consegna delle onorificenze: Marco Cavallaro, Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. “Titolare di diverse aziende, oggi specializzate in produzioni tessili ad alto contenuto tecnologico ed elevato standard qualitativo per le maggiori case automobilistiche del Mondo, sono motivo di vanto per la città di Prato”. Elvira Trentini, cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, arriva a Prato dall’Istria, “chiede asilo politico e cittadinanza italiana. Nel 1959 fonda a Prato la prima impresa di pulizie che oggi vanta 302 dipendenti. In oltre cinquant’anni ha dato lavoro a più di duemila persone”.

Giorgio Lavorini, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, “funzionario bancario in pensione dal 2000 è attualmente impegnato nelle associazioni degli Autieri e dei combattenti e reduci”. Mario Bedani, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, “ha frequentato l’istituto tecnico Gramsci per geometri, assunto nel 1985 nel Ministero della Difesa oggi all’ufficio personale, ove svolge la gestione risoluzione delle problematiche attinenti al personale civile dell’Ente”. Loredano Petronici, Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica, “bancario si è distinto per professionalità e passione”. Riccardo Scatizzi, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, “dal 2005 svolge attività di volontario nella Croce Rossa e dal 2013 guida la sezione di Vernio. Nel 2015, salva la vita di una neonata con manovre di disostruzione delle vie aeree”. Gianluca Zagarri, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, “maresciallo capo della Guardia di Finanza. In servizio dal 1992, dal 2010 a Prato, nel 2007 si è laureato in Economia e Management. Elevata preparazione tecnico professionale”. Bruno Mencarelli, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, maresciallo maggiore e comandante della stazione dei carabinieri di Vaiano, distinto in attività investigative e lotta all’illegalità e al crimine organizzato”. Claudio Lo Bue, Cavalier dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, maresciallo dell’arma dei Carabinieri, già insignito di Diploma di Benemerenza con Medaglia di Bronzo per l’opera di soccorso alle popolazioni terremotate in Campania e Basilicata nel 1980. Inoltre sono state consegnate le tessere associative Stella ai Maestri del lavoro ai signori Stefano Barducci, Stefano Livi e Leonardo Rizzo

Fonte: Il Tirreno