Il nostro Nucleo di Volontariato e Protezione Civile ANC Prato è stato presente stamattina durante la Santa Messa tenutasi in Duomo a Prato.
Siamo stati onorati di poter presenziare a questa bellissima funzione celebrativa del Patrono della città accanto alle varie Autorità (il Sindaco Biffoni, il Presidente della Regione Giani, il Presidente della Provincia Puggelli, l’onorevole Mazzetti, la consigliera regionale Bugetti, la rappresentanza comunale dei Comuni della vallata: Vaiano, Vernio, Cantagallo) ed ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
La S. Messa è stata concelebrata da 50 Sacerdoti della Diocesi di Prato, al cospetto
di un pubblico di 150 persone, il massimo consentito per la cattedrale dalle norme anti-contagio.
Il Vescovo Nerbini – rivolgendosi sia alle Autorità che ai fedeli – nella sua omelia ha sottolineato la necessità in questa pandemia
di avere attenzione per l’Uomo, di mettere al centro di tutto la Persona, perché sarà questo che ci farà ripartire e ci consentirà di rialzarsi, ricordando a tal proposito il primato dell’uomo sull’economia.
Parlando del Patrono di Prato, Santo Stefano, primo martire della cristianità, Mons. Nerbini ha citato il suo grande esempio di coraggio, virtù e franchezza, invitando i fedeli a riflettere sulle tre dimensioni costitutive della persona che sono un vero insegnamento di vita, soprattutto in tempi difficili come questi
– sobrietà, giustizia, pietà – auspicando quindi che la mentalità individualista non prenda il sopravvento in questo contesto così difficile che tutti stiamo vivendo.
Infine è stata osservata una parola per i giovani, definiti un «tesoro umano da recuperare», che non va lasciato indietro in mezzo alla devastazione sociale ed economica che il CoronaVirus sta lasciando dietro di sé.
Al termine del pontificale il Vescovo Nerbini ha proclamato i nomi delle aziende vincitrici del Premio Santo Stefano, un riconoscimento che annualmente viene consegnato a chi ha fatto impresa con innovazione e successo.
È stata una celebrazione davvero sentita ed accorata, per cui siamo stati lieti di presenziare e di accogliere la parola del Vescovo e farla propria, riportandola nel nostro operato di tutti i giorni.
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